26 Mar Accreditamento Nadcap: la nostra testimonianza per AICQ Aerospace
Considerando l’interesse e la complessità del Processo di accreditamento Nadcap, AICQ Aerospace ha chiesto a Rosalba Visca, QHSEE Manager and Nadcap Coordinator di ATLA di raccontare l’esperienza e le sfide incontrate durante questo percorso di certificazione.
AICQ Aerospace la ringrazia per la disponibilità a portare la sua testimonianza su questo tema ai lettori dell’E-magazine la Qualità nell’Aerospace. Prima di condividere la sua esperienza può raccontarci qualcosa della sua azienda?
Fondata nel 1978 e con oltre 700.000 parti trattate, ATLA è l’azienda torinese pioniera nella manutenzione e nella produzione, nell’ambito dei Processi Speciali, delle componenti ad alta tecnologia delle turbine a gas, come pale e settori in superleghe, che operano ad elevate temperature di esercizio.
Parte integrante del gruppo giapponese Mitsubishi Power, opera in ambito aeronautico ed energetico insieme alla consociata TAG S.r.l. ed è capofila di un gruppo che può contare su 3 stabilimenti produttivi, oltre 35 milioni di euro di fatturato e circa 170 dipendenti.
Oltre alle ISO per Qualità, Sicurezza, Ambiente, Energia e Sicurezza delle informazioni, è certificata EN 9100 ed EN 9110 per i requisiti aerospaziali e accreditata Nadcap per tutti i cinque Processi Speciali strategici: trattamenti termici, rivestimenti, foratura laser, elettroerosione, saldatura e controlli non distruttivi.
Può spiegarci cos’è il Nadcap?
Settori produttivi altamente tecnologici ed esigenti come quello aerospaziale, richiedono la scelta di partner d’eccellenza, contraddistinti da un elevato livello di affidabilità e sicurezza. Per garantire il rispetto di questi requisiti è stato creato il Nadcap (National Aerospace and Defense Contractors Accreditation Program), un programma standardizzato per l’accreditamento di tutti i Processi Speciali.
Dapprima le società aerospaziali eseguivano gli audit dei loro fornitori personalmente, secondo i requisiti del loro stesso processo. Questi erano spesso simili e comportavano la gestione di un gran numero di adempimenti per entrambe le parti. Nel 1990, Governo USA e Primes decisero di risolvere queste inefficienze con la creazione di un nuovo ente per il controllo di tutti i fornitori aerospaziali, il Performance Review Institute, con il programma Nadcap.
Ottenere l’accreditamento Nadcap può essere un processo lungo e difficoltoso. Quali sono state le maggiori criticità incontrate durante il percorso e come sono state affrontate?
Fin dai primi anni di attività, la nostra azienda ha sempre ricercato e proposto i più alti standard qualitativi. La scelta di tornare ad operare in campo aeronautico ci ha spinto ad affrontare questo programma con ancora maggiore impegno e dedizione.
Il Performance Review Institute (PRI) suggerisce tempistiche di realizzazione dilatate nel tempo, il nostro obiettivo è stato quello di ottenere tutti gli accreditamenti nell’arco di due anni. L’organizzazione è stata molto serrata e ha coinvolto tutte le maestranze con le loro competenze specifiche.
Gli schemi di auditing ci hanno permesso di analizzare a fondo e con dovizia di particolari i processi accreditati. Ciò ha significato un profondo cambio di mentalità nella gestione delle operazioni, investendo sul commitment e sulla formazione specifica degli operatori e dei tecnici coinvolti.
Come avviene la preparazione e quali sono le fasi più importati di un audit Nadcap?
Il Nadcap impone un severo metodo di lavoro, attraverso la compilazione di check list che toccano tutte le parti del Sistema di Gestione Integrato e del processo specifico, con un impegno costante per ottemperare all’evidenza dei requisiti.
La stessa gestione delle non conformità rilasciate a valle degli audit, prevede un robusto processo di RCCA (Root Cause and Corrective Actions) con un importante dispendio di energie in termini di tempo e di stress accumulato, dovuto in primis all’incertezza dell’approvazione da parte dello Staff Engineering dell’organizzazione.
Quali sono i vantaggi nell’aderire al programma?
L’avvicinamento al programma di accreditamento è stato dettato dalla scelta strategica di approcciare nuovi Clienti in ambito Aerospace & Defense. Ad oggi il vantaggio più grande è sicuramente l’adozione di un approccio sistematico ai processi. Le check list imposte dal sistema, offrono enormi benefici alle stesse attività legate al mercato Industrial.
Possiamo parlare di un giusto investimento?
La portata del progetto e il coinvolgimento di tutto il value stream aziendale, ha richiesto importanti collocamenti di risorse, sia in termini economici che di coinvolgimento del personale. Nonostante questo, abbiamo creduto in un ritorno dell’investimento, dovuto non solo all’acquisizione di nuovi Clienti, ma soprattutto alla crescita professionale ed al miglioramento continuo delle nostre risorse, oggi in possesso di un metodo sistematico ed efficiente. Questo è per noi il ritorno più importante.
Ora che tutti i Processi Speciali di ATLA sono accreditati, quali saranno i prossimi obiettivi?
Non è sicuramente il momento di rilassare il sistema. Il raggiungimento di un obiettivo così prestigioso ci spinge ad alzare il livello di attenzione e a migliorare. Pertanto, la prossima importante sfida sarà portare tutti gli accreditamenti nelle classi di merito di settore, che prevedono il rilassamento della cadenza di audit. Il primo traguardo è stato raggiunto quest’anno con la conquista della 1a Classe di Merito per il Welding, non ci resta che continuare a lavorare per i prossimi.
Rosalba Visca la ringrazio per aver sintetizzato ai lettori dell’E-Magazine Qualità nell’Aerospace questo processo di accreditamento, che rappresenta un’importante sfida per le aziende che operano in questo settore.